Gela. Poteva provocare una strage. Per vendicarsi di un presunto torto subito dalle sorelle per una questione di eredità ha deciso di fare esplodere l’immobile in cui vivevano.
Protagonista di un pomeriggio di ordinaria follia è un disoccupato di 39 anni, Cristoforo V. le sue iniziali. Ha acceso i fornelli del gas della sua abitazione al pian terreno del civico 29 di via Mantova ed è andato via.
Sono stati i vicini di casa a sentire un odore fortissimo di gas proveniente dall’appartamento. Una puzza persistente ed acre che ha convinto qualcuno a richiedere l’intervento dei vigili del fuoco. Sul posto si sono portati anche i carabinieri della sezione Radiomobile e del Cio per verificare l’attendibilità della notizia.
Giunti sul posto quattro carabinieri e tre vigili del fuoco hanno deciso di fare irruzione nell’appartamento. Prima però hanno fatto evacuare le famiglie che risiedevano nei tre piani superiori, così come alcuni vicini di casa.
Poi sono entrati in quella casa. In effetti le stanze erano impregnate di gas. La luce era accesa così come tutti i fornelli della cucina. I pompieri, dopo aver verificato che non ci fossero altre perdite, hanno fatto in modo che il gas si disperdesse.
Sarebbe bastato poco per provocare una deflagrazione e danni gravissimi anche alle persone. Una volta evitato il grave pericolo i carabinieri si sono messi sulle tracce dell’uomo che ha creato panico in via Mantova. Pochi minuti dopo è stato trovato non distante dalla sua abitazione.
Non ha cercato di nascondersi ed anzi ha lanciato strali contro le sorelle, che a suo dire non gli avrebbero dato i soldi spettanti dalla parte di eredità. I militari lo hanno portato in ospedale, dove è stato sottoposto al trattamento sanitario obbligatorio. Due settimane fa il trentanovenne era stato fermato dai carabinieri. Nel borsone aveva due coltellacci.