Gela. Gli aliscafi della Ustica Lines dovranno pazientare ancora un poco prima di attraccare nel pontile sbarcatoio. Il cantiere di consolidamento e riqualificazione dello storico sito ha subito la visita di vandali e writers indesiderati.
Il bilancio è pesante, con arredi e accessori divelti, bitte e pavimentazione imbrattate dopo una mirata azione di restauro. Secca la condanna del sindaco Angelo Fasulo che non risparmia parole di accuse contro quella minoranza della popolazione che non rispetta il pubblico. “sono episodi che colpiscono la nostra azione – spiega il primo cittadino – Il danneggiamento nella zona del pontile ritarda progetti di sviluppo della nostra economia.
Altri episodi si sono verificati anche nell’area bonificata a ridosso della bretella di via Borsellino, dove abbiamo trovato una discarica di inerti”. Uno dei responsabili del cantiere di riqualificazione del pontile, l’architetto Gaetano Russo, ha ammesso che “a causa dell’azione vandalica i lavori subiranno ritardi. Gli operai si sono immediatamente attivati per ridipingere le aree imbrattate. Stiamo facendo ridipingere tutto”.
Il cantiere in verità continua a essere interessato da visite non autorizzate. “Ogni mattina troviamo resti di cibo e puzza di urina – continua Russo – A questi si sono aggiunti i vandali che hanno abbattuto un bagno chimico, bucato un serbatoio dell’acqua e imbrattato con scritture ogni spazio senza per questo avere rispetto degli arredi interessati da restauro. Tra tutte le bitte. L’ingresso al pontile, pur essendo in questo momento un cantiere di lavoro, sembra essere libero a tutti. La gente ignora liberamente il divieto di ingresso”. Gli interventi di consolidamento del pontile sono stati finanziati dalla protezione civile regionale che con un importo di 122 mila euro a base d’asta ha affidato i lavori all’impresa “Cassisi” di Ignazio Fabrizio Cassisi. Il direttore tecnico della ditta gelese è l’ingegnere trentenne Gaetano Russo.