Gela. Lo stralcio, con l’apertura all’edilizia privata, venne approvato in consiglio comunale nell’ottobre di un anno fa. La vicenda, però, non è finita nel dimenticatoio politico. Il gruppo consiliare del Movimento cinque stelle sta continuando a monitorarla, ritenendo che quel voto favorevole violi atti, già approvati ed efficaci. In aula, con il voto favorevole, che andò a stralciare una parte delle controdeduzioni al prg redatte dall’amministrazione comunale, un’area a ridosso del lungomare Federico II di Svevia, nei pressi della zona archeologica di Caposoprano, è stata dichiarata edificabile, anche a fini privati. E’ caduto il vincolo che, invece, la destinava a finalità solo turistiche. I terreni della contesa si trovano a pochissima distanza dall’ex Paranà. “Riteniamo – dice la grillina Virginia Farruggia – che con quello stralcio e l’apertura all’edilizia privata venga violato il piano di gestione, già efficace”.
Niente vincolo turistico. Non solo il piano di gestione dei vincoli Sic e Zps, però, dato che il dubbio riguarda pure altre norme in materia. I grillini, anche se per ora non hanno mosso passi ufficiali, starebbero acquisendo documentazione utile sull’intera procedura. Già dopo il voto in aula, parlarono di decisione assunta “in favore dei vecchi sistemi”, con il sospetto che quel voto sia stato spinto proprio dall’interesse di alcuni privati sull’intera area.