Gela. Per gli investigatori è, da sempre, il referente della famiglia Rinzivillo in Lombardia soprattutto sul fronte del traffico internazionale di droga. Adesso, però, è scattata una pesante condanna nei confronti di Salvatore Fiorito. Il giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Reggio Calabria Carlo Indellicati gli ha inferto sei anni e otto mesi di detenzione.
Stando alle accuse sfociate nella maxi operazione antidroga “Revolution”, Turi “Basetta” avrebbe fatto parte di una vasta organizzazione, composta da uomini di cosa nostra e ‘ndrangheta, capace di far arrivare in Italia enormi quantitativi di stupefacenti per il tramite dei principali porti continentali. La stessa condanna, inoltre, è stata inferta al figlio Cosimo. Il pubblico ministero Francesco Tedesco aveva chiesto condanne ancor più pesanti, undici anni e sei mesi per Salvatore Fiorito e undici anni per il figlio.
Proprio Turi “Basetta” sarebbe stato in stretti rapporti con il boss Crocifisso Rinzivillo, tanto da spingere l’uomo forte dell’omonimo clan ad inviarlo nella zona di Busto Arsizio per vigilare sugli affari del gruppo.
Già in passato, Fiorito e il figlio erano finiti al centro di altre operazioni con al centro, comunque, sempre l’affare della droga fatta arrivare in Italia attraverso i narcos colombiani. Alla fine, il gup Indellicati ha emesso sentenze di condanna, per oltre duecento anni di carcere, nei confronti di venticinque imputati.
L’indagine “Revolution”, insieme a ad altre condotte in passato, ha messo in luce i legami tra gruppi criminali di cosa nostra e ‘ndrangheta, in grado di spartirsi il territorio in Lombardia e non solo.