Gela. Rubavano macchine e motorini e poi chiedevano il pizzo ai proprietari nel classico cavallo di ritorno. La polizia ha arrestato nove persone , eseguendo provvedimenti emessi dal gip del tribunale con l’accusa di estorsione e ricettazione.
I furti spesso erano commissionati ed i pezzi dei mezzi rubati venivano assemblati su altri scooter o auto. In altri casi le vittime venivano contattate per costringerle a rivolgersi al gruppo per ottenere il ritorno del bene rubato senza che si rivolgessero alle forze di polizia per l’eventuale ricerca.
Gli arrestati sono Pasquale Trubia, 21 anno, Gaetano Alferi, 21 anni, Nicola D’Amico, 25 anni, Giovanni Di Maggio, 25 anni, Ivan Iapichello, 22 anni, Mirko Dammaggio, 24 anni, Salvatore Alma, 22 anni, Emanuele Ferrigno, 20 anni.
Accadeva infatti che alcuni “ritrovavano” dopo poche ore o al massimo entro due giorni il veicolo rubato, senza fornire una plausibile spiegazione o addirittura senza far constatare alle forze di polizia il ritrovamento.
Una conferenza stampa è prevista alle 11 in commissariato.