Gela. I dem locali rischiano, per l’ennesima volta, di andare incontro ad una crisi di identità? La svolta politica arrivata da Romina Morselli, che ha apertamente sostenuto la linea della “responsabilità” e del dialogo con l’amministrazione comunale, dovrà per forza essere affrontata. Non c’è ancora una data ufficiale per la direzione del partito, solo annunciata dal segretario cittadino Peppe Di Cristina, ma non ancora convocata. La “linea Morselli”, però, non convince i compagni, almeno nel gruppo consiliare. “Sono opinioni personali – dice il capogruppo Carmelo Orlando – la linea politica non la decide un singolo consigliere. Sicuramente, la questione sarà affrontata in direzione. Una cosa è certa, il Pd con questa giunta non ha nulla da spartire. Morselli parla a titolo personale e non ci ha consultati. Fuori dal partito? Noi non cacciamo via nessuno. Ovviamente, se si tiene una posizione che non corrisponde a quella decisa dagli organismi interni, ci si autoesclude da soli”.
“Morselli? Non è un caso politico”. La mossa di Romina Morselli ha preso in contropiede i suoi. Il presidente del consiglio comunale Alessandra Ascia cerca invece di stemperare i toni. “Le dichiarazioni della Morselli? Non credo siano un caso politico – conclude – parla di collaborazione. Collaborare è un dovere di tutti i consiglieri comunali, eletti dai cittadini. E’ anche vero, però, che ci sono delle regole e vanno rispettate. La vicenda dovrà essere valutata in direzione”. Le strade di Romina Morselli e dei compagni di partito si divideranno? E’ ancora presto per dirlo. Probabilmente, sarà anche l’aula a parlare. Intanto, i dem attendono che il segretario Di Cristina li chiami a rapporto.
