In municipio il fronte dei “responsabili”, la dem Morselli: “Dialogo con la giunta per la governabilità”

 
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Il presidente della commissione bilancio Romina Morselli

Gela. I democratici, per bocca del segretario Peppe Di Cristina, anche di recente e per l’ennesima volta, hanno detto no a qualsiasi interlocuzione con l’amministrazione comunale, a maggior ragione se l’iniziativa partisse dal vicesindaco Simone Siciliano. A sparigliare le carte sul tavolo dem, ma più in generale ad aprire prospettive politiche di dialogo, estese a tutti i partiti, è però proprio una delle esponenti del Pd in consiglio comunale. Romina Morselli lancia segnali di distensione verso la giunta del sindaco Domenico Messinese, ma soprattutto chiede collaborazione al consiglio comunale, nella sua interezza. Insomma, fallite due mozioni di sfiducia (con la terza che non sembra più plausibile), parte la fase della “responsabilità”? La dem non ci gira intorno, “non ci sono più alibi, per nessuno”, spiega. “L’esito delle elezioni nazionali ha offerto alla politica italiana una fase di incertezza che difficilmente troverà soluzione secondo gli schemi del sistema maggioritario, anche nei prossimi mesi – dice – sotto questa chiave di lettura, va affrontata un’analisi politica sull’attuale situazione dei rapporti tra giunta e consiglio comunale ed il tema di una ricomposizione delle forze democratiche, intorno alle questioni cruciali che interessano la città. Dobbiamo far prevalere, oggi più che mai, uno spirito di responsabilità che guardi agli interessi della città, al di fuori degli schemi e delle appartenenze”. Le parole del consigliere dem sono piuttosto esplicite, anche perché un primo passo verso un percorso “responsabile”, Morselli l’aveva già fatto, presentandosi alla seduta del venerdì santo, quando in consiglio comunale la giunta cercò, in extremis, di avere il voto favorevole al piano economico finanziario sul servizio rifiuti. E’ stata l’unica esponente del gruppo consiliare del Pd a presentarsi. Adesso, prende quasi in contropiede, non solo i suoi compagni di partito ma, probabilmente, anche quelli della coalizione di centrosinistra, per la verità più impegnati a cercare una possibile soluzione alla crisi di identità. “Non voglio garantire un appoggio senza condizioni all’attuale amministrazione comunale, ma occorre responsabilmente farsi carico della situazione che incombe sulla città, per concorrere alla definizione di una proposta politica in grado di realizzare una soluzione – dice ancora – io rispondo a questi criteri, prima ancora di quelli che mi hanno vista schierarmi dietro il simbolo del partito che mi rappresenta in consiglio comunale. Per questo motivo, partendo dal presupposto che l’amministrazione ha bisogno urgentemente di un concorso plurimo di proposte, ritengo utile chiudere una fase di contrapposizione fine a se stessa ed inaugurare una fase di dialettica propositiva che garantisca agibilità e governabilità alla città”.

“Non è più tempo di scontro sterile”. Dato che la giunta è “sopravvissuta” a ben due mozioni di sfiducia, allora Morselli apre il campo a soluzioni alternative, senza ritenere peccato capitale l’eventuale collaborazione con l’amministrazione Messinese. “Episodi come quello della settimana scorsa, in cui ignoti hanno dato alle fiamme cumuli di immondizia, dimostrano come ci sia il rischio concreto di una devianza criminale dietro la gestione di tematiche pregnanti dell’attività amministrativa – conclude – dobbiamo saper distinguere fenomeni che riguardano la tutela degli interessi dei lavoratori, delle imprese e dell’ente, di fronte alla legittimazione pericolosa che passa da atti criminali, che mirano a condizionare l’attività amministrativa. Questo i cittadini non lo possono permettere, una cosa è la critica aspra rispetto a scelte che possono andare in una direzione anziché in un’altra. Altra cosa è alimentare uno scontro sterile, fine a sé stesso, che può sostenere il ricorso alla devianza criminale. Io, da cittadina, penso che oggi più che mai l’esempio delle istituzioni passi attraverso una responsabile dialettica, basata su una vera condivisione dell’attività di governo”. Il passo della Morselli segue quello che, in consiglio comunale, è stato mosso da un’altra esponente della coalizione di centrosinistra, il consigliere di Sicilia Futura Sandra Bennici, che esplicitamente si è messa a disposizione della giunta, nell’ottica di una collaborazione sull’attività amministrativa. Morselli, a questo punto, chiama in causa non solo il resto dell’assise civica, ma soprattutto il proprio partito, che sui rifiuti (ma anche su altri temi cruciali) si è messo a capo dell’opposizione contro la gestione Messinese-Siciliano. In municipio, le prove di dialogo non si fermano e la mossa di Romina Morselli potrebbe far uscire allo scoperto altri “volenterosi”, pronti al dialogo istituzionale.

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