L’inchiesta “Parenti serpenti”, imputati in Cassazione: chiesta la conferma delle condanne

 
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Una delle fasi di spaccio riprese dagli investigatori

Gela. I ricorsi vanno respinti e le condanne confermate. E’ quanto richiesto dalla procura generale nei confronti di Giovanni Rinzivillo e Carmelo Giorlando, già condannati per i fatti legati all’inchiesta “Parenti serpenti”. I poliziotti del commissariato ricostruirono una serie di furti ma anche un giro di spaccio di droga. I giudici della Corte di appello di Caltanissetta, nel giugno di un anno fa, condannarono Rinzivillo a sette anni e sei mesi di reclusione e Giorlando a quattro anni. I legali di difesa, gli avvocati Maurizio Scicolone e Mariella Giordano, hanno impugnato i verdetti in Cassazione.

I ricorsi in Cassazione. Chiedono che le condanne vengano riviste, tanto da aver spinto per l’annullamento. Per i difensori, non ci sarebbero elementi certi, tali da collegare i due ai fatti ricostruiti dagli inquirenti. Il verdetto dei giudici romani arriverà nelle prossime ore.

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