Gela. Solo tre anni fa, all’indomani della chiusura delle urne che decretarono la vittoria elettorale dell’allora grillino Domenico Messinese, i crocettiani del Megafono guidavano, insieme ai dem, la maggioranza di centrosinistra all’assise civica. La coalizione non era riuscita a far rieleggere l’uscente Angelo Fasulo ma si ripresentò in municipio con numeri da “corazzata”. Oggi, tutto è cambiato. I dem si leccano le ferite delle sconfitte elettorali, ma reggono nonostante tutto. I crocettiani, invece, si sono eclissati. Non esistono più, a cominciare proprio dal gruppo consiliare. L’unica superstite, la fedelissima dell’ex governatore siciliano Sara Bonura, a breve ufficializzerà il passaggio al gruppo misto. Una scelta obbligata. Il consigliere non rinnega la sua vicinanza politica a Crocetta, anzi, ma il fatto che il Megafono non abbia più riferimenti nazionali e regionali, la costringe a optare per il gruppo misto. In poco meno di tre anni, i crocettiani che sembravano poter dettare legge, anche in municipio, si sono sciolti, come neve al sole. Se ne sono andati Carmelo Casano, Antonio Torrenti, Maria Pingo e Giuseppe Guastella. L’unica a non voltare le spalle al leader, adesso in cerca di collocazione, è stata proprio Sara Bonura, che ha scelto di proseguire sotto le insegne del “fu Megafono”, almeno fino a quando è stato possibile. Quelli di Crocetta, dopo aver guidato per anni la città, sia quando l’ex presidente della Regione era ancora sindaco sia sostenendo attivamente la maggioranza dell’ex primo cittadino Angelo Fasulo, oggi sono costretti a ripiegare sul gruppo misto. Segno dei tempi, dato che anche il loro leader, almeno per ora, è stato messo da parte, anche da chi gli aveva promesso mari e monti.
I senza “simbolo”. Il gruppo misto, in consiglio comunale, si candida nuovamente a diventare quello più rappresentato, con sei consiglieri. Oltre alla crocettiana Bonura, a breve anche Carmelo Casano di Articolo 1 potrebbe ritornare da dove era partito qualche mese fa, soprattutto se Liberi e Uguali (il nuovo contenitore delle sinistra) non dovesse ottenere l’autorizzazione alla costituzione di gruppi parlamentari. Ci sono, poi, Angela Di Modica, Salvatore Sammito, gli altri ex crocettiani Giuseppe Guastella e Maria Pingo. Inoltre, bisognerà capire cosa accadrà tra le fila di Sicilia Futura, dopo la rottura tra il consigliere Sandra Bennici (che ha scelto di collaborare con l’amministrazione comunale) e gli altri esponenti Giuseppe Ventura, Cristian Malluzzo e Antonino Biundo. Sulle ceneri del centrosinistra locale, prospera il gruppo misto, nel segno di quella che fu l’era d’oro di Rosario Crocetta.
Sarò vattene da Gela non ti vogliamo più, fallito ai distrutto un territorio
Quando non si hanno radici , al primo tocco di vento si stramazza per terra. Addio e per sempre addio.
E tutti questi cambia casacca fanno il bene della città?
Gente svegliatevi mandateli a fare il loro lavoro (se ce l hanno)
Parole sante !!!
Caro Rosario
ricordo quando da quel palco in piazza Umberto gridavi “saro (ò) l’ultimo dei samurai”, tutti abbiamo creduto in te e da te traditi.
Ho invocato questo momento da ben tre anni (6/11/2014), prima Crocetta passando da Fasulo e dal 4 marzo Renzi.
Con la tua arroganza hai cambiato Gela una nuova Gela di cui “non si torna più indietro”, il cambiamento è iniziato dalla Chiesa Santa Lucia in diretta con Rai Tre, hai ben pensato di sfidare Renzi, che per gran risposta ha messo in ginocchio proprio la tua città, infatti come primo atto del mandato di De Scalzi ha attuato la chiusura, a casa tua, della Raffineria con le conseguenze negli occhi di tutte le famiglie (quelle che restano in piedi).
Oggi non saremmo a raccontarci questa triste storia, ma di un Renzi fuori dai giochi e un Presidente rieletto a furor di Gela, invece sei in esilio in un paese stupendo del messinese (Castel di Tusa) che speriamo non desertificherai come hai fatto con Gela.
Adesso risparmiaci i piagnistei a cui ci hai abituato, speriamo che non ti arrivino lettere e proiettili giocattolo per far riaccendere i riflettori sulla tua antimafia.
Che riposi in pace la tua carriera politica.
Saluti da Viggiano.