Gela-Atletico Caltanissetta, anche se in Prima è pur sempre un derby

 
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Gela. Non è Gela-Nissa. Non è la LegaPro e neanche la serie D, ma solo Prima categoria. Eppure un pizzico di curiosità c’è per il derby tra Gela e Atletico Caltanissetta. 

I favori del pronostico pendono dalla parte dei biancazzurri, che hanno costruito una squadra per vincere il campionato, al contrario dei cugini che invece sono ancora in cerca di una propria identità. La vera differenza tra le due società sta proprio in questo. Mentre a Gela dopo tre anni il presidente Angelo Tuccio ha rotto gli indugi e ha deciso di ripartire. Lo aiuta in questa avventura Franco Giordano, ex dirigente della Sammichelese, che lo sta collaborando come direttore sportivo. Tuccio è riuscito a calamitare tutti gli amici, trovando subito conforto. Ed ecco che Fofò Ammirata è vicino alla società nel ruolo di direttore tecnico. Con la sua esperienza potrà dare una mano al club, ed aiutare, se necessario, anche Peppe Misiti, suo pupillo quando era un calciatore della Juveterranova. Il cammino è lungo e tortuoso. La Prima categoria è un campionato dilettantistico a tutti gli effetti. Basti pensare che non ci sono neanche gli assistenti di linea (tranne che per le gare di cartello) e molti campi sono in terra battuta. Una nuova dimensione, cui il Gela dovrà preso abituarsi. Angelo Tuccio appare però carico. Non si perde una partita e spesso lo si vede al Presti anche per gli allenamenti. E poi i tifosi. Gli ultrà della curva Boscaglia sono letteralmente impazziti. Un centinaio di loro occupa la curva e non smette un istante di tifare. Solo in Prima divisione avevamo visto questo attaccamento, anche proprio l’ultimo anno le frizioni hanno poi contribuito all’addio di Tuccio. Adesso sembra tornato il feeling. Probabilmente i tifosi dal palato fine snobberanno la Prima categoria, ma solo la continuità di risultati potrà riportare la gente allo stadio. Intanto però i mille spettatori di domenica scorsa sono un segnale inequivocabile.

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