Gela. “In Italia esiste una sola provincia abolita, quella di Gela”. Interviene con queste parole Filippo Franzone, presidente del comitato progetto provincia che aveva presentato la prima proposta di legge popolare, supportata da 18.655 firme di elettori, bocciata all’Ars dalla prima commissione Affari istituzionali presieduta da Riccardo Minardo (Mpa) su proposta di Antonio Cracolici (Pd).
Le motivazioni addotte dall’esponente del Partito democratico ieri sono state messe definitivamente a tacere con la decisione definitiva del Governo nazionale di non abolire le Province.
“Dopo mesi di tentennamenti è stata messa la pietra tombale sull’abolizione e riduzione delle Province – interviene Franzone – In pratica, tutto resta com’è. In maniera scandalosa viene congelata anche la proposta di istituire la provincia di Gela.
L’ultimo tentativo si è concluso lo scorso anno, 13 dicembre 2011, con il non passaggio all’esame degli articoli del disegno di legge di iniziativa popolare che non passò all’esame dell’Ars accogliendo il parere della prima commissione affari Istituzionali che per ignoranza e per il dibattito in corso a livello nazionale sulla proposta di soppressione degli enti intermedi, ha espresso parere negativo.
Si pensa guià alle prossime elezioni provinciali, con i nomi dei papabili candidati alla presidenza. Non è cambiato assolutamente nulla. In verità secondo i parametri regionali che prevede 180 mila abitanti residenti e la continuità territoriale dei comuni aderenti, la città potrebbe ancora diventare provincia. L’area gelese agglomera oltre 450 mila abitanti”.