Gela. “Sommessamente chiedo al manager dell’Asp locale di spiegarci come mai Gela, con i suoi 77.000 abitanti, deve avere un organico per il pronto soccorso di appena nove medici mentre Caltanissetta, con 20.000 abitanti in meno, ne debba avere 16.
Una domanda alla quale il manager dovrebbe rispondere possibilmente durante un consiglio comunale straordinario alla presenza delle istituzioni locali e soprattutto di un buon professore di matematica”.
Il rappresentante dell’Udc Guido Siragusa non fa sconti neanche al neo manager dell’Asp Ida Grossi. Il consigliere chiede spiegazioni intorno alla decisione d’incrementare l’organico medico del pronto soccorso del Sant’Elia senza minimamente curarsi di quello del Vittorio Emanuele.
Le ragioni? Stando a Siragusa sono da ricercare direttamente nella continua tendenza della politica nissena ad accentare tutto nel capoluogo di provincia.
“Non potendo attribuire alla dottoressa Ida Grossi – continua il consigliere – alcuna colpa perché appena arrivata, non possiamo però assolvere una certa nomenclatura nissena che, buona per tutte le stagioni, continua a voler considerare l’ospedale della città più grande del comprensorio come un piccolo presidio di campagna. A veder chi dirige la sanità della provincia di Caltanissetta ci verebbe da dire, film già visto!”.
