Gela. In attesa dell’incontro di domani in municipio, la vicenda dei lavoratori della Tekra si fa sempre più tesa. I vertici dell’azienda campana hanno escluso di aver violato il contratto, con il licenziamento di venti operai, come invece sostegnono i sindacati di Cgil, Cisl e Uil. Per le segreterie sindacali, qualcosa non torna nel numero di dipendenti, ridotto rispetto al capitolato, ma con uguali introiti versati dal Comune. “Tekra non sta violando il contratto con l’ente – hanno detto i manager campani – riducendo il personale operaio, ma semplicemente sta cercando di rientrare nel numero delle 91 unità lavorative rilevate alla data del passaggio di cantiere in cui era presente, presso la casa comunale, la sigla sindacale Cgil, nella persona del signor Ignazio Giudice, oltre ad esponenti istituzionali dell’ente”. Il segretario confederale della Cgil, però, rilancia.
Lo scontro con i sindacati. “Nella vita, nella mia vita, ho sempre scelto di dire la verità e di denunciare pubblicamente ciò che di storto vedo a danno dei lavoratori e dei soldi pubblici – dice – domani, dal sindaco, dimostreremo che con 91 lavoratori la città resterà sporca e pongo una domanda pubblica. La Tekra è arrivata ad assumere 190 dipendenti, ora su 118 ne vuole licenziare 26. L’unica strada che conosco è la chiarezza ed io, da sempre, sto da una parte, quella della verità e della libertà, cosa ben diversa da chi si è macchiato di far aumentare il debito verso Tekra fino a dieci milioni di euro”. Le sigle sindacali, inoltre, hanno chiesto un incontro ufficiale negli uffici dell’Ispettorato del lavoro di Caltanissetta, indicando la necessità che venga convocata la proprietà Tekra.