Senza stipendi da trentasei mesi, all’Ipab Aldisio è emergenza per gli operatori

 
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Gela. Sono indietro di trentasei mensilità e nonostante tutto continuano ad operare all’interno dell’Ipab Aldisio di Caposoprano. Senza soldi, però, diventa difficile per gli otto operatori rimasti in servizio. I sindacalisti della Cgil hanno deciso di chiedere una convocazione urgente da parte del sindaco Domenico Messinese. Il primo cittadino dovrebbe organizzare un incontro con il presidente della struttura e con i componenti del consiglio di amministrazione. Da anni, l’Ipab Aldisio è con il fiato corto, soprattutto a causa della poca liquidità a disposizione, nonostante i venticinque ospiti. I lavoratori, addirittura, devono ancora ricevere qualche mensilità per gli anni 2014 e 2015. Insomma, una situazione insostenibile per le loro famiglie.

Senza stipendi. “Chiediamo all’amministrazione comunale – dice il segretario confederale della Cgil Ignazio Giudice – di individuare un percorso risolutivo, a beneficio di lavoratori e assistiti. Solo la politica può avere voce in capitolo sulle somme da destinare a copertura delle rette”. Alla crisi che pesa enormemente sulla città, alla vertenza degli operai Tekra e di quelli dell’indotto di raffineria Eni, si aggiungono gli operatori dell’Ipab Aldisio, che gli stipendi li vedono decisamente di rado.

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