Gela. Uno scenario inimmaginabile, atmosfera sublime, colori e suoni avvolgenti e affascinanti. L’esordio della Primavera dell’Arte è con il botto.
Visitatori entusiasti e rapiti dalla bellezza di un museo illuminato a giorno, dal coro Perfetta Laetitia, dalla straordinaria creatività pittorica di Giovanni Iudice ed dalle figure umane che hanno esaltato la bellezza di reperti che meriterebbero maggior visibilità.
E Gianni Filippini, che ama una città che lo ha stregato ed adottato, è entusiasta. “Una sfida vinta ma soprattutto un immenso piacere prodotto dalla risposta della gente – ha detto – Cittadini composti che hanno condiviso la serata inaugurale della Primavera dell’arte gremendo il museo e l’Acropoli. Premiata la creatività e il desiderio di proiettare Gela in un nuova dimensione. Questo è solo l’inizio. Quello che mi interessa è realizzare un progetto che ridisegni Gela e che produca ricchezza sostanziale al territorio. Tutto il resto + teoria…”
“Una serata indimenticabile – ha commentato Giuseppe La Spina di Triskelion, tra i promotori dell’evento – frutto di sinergie positive e propositive per Gela e il suo popolo. Mille e Cinquecento Grazie”.