Gela. Dalla sfilata per riprendersi la vita alla morte, repentina. Non ce l’ha fatta la trentaseienne Valentina Spina. Un’altra giovanissima vittima di un mare incurabile, che non le ha lasciato scampo. Impegnata con l’associazione Farc&C, attiva proprio nella prevenzione e nelle attività di supporto ai malati, anche all’interno dell’ospedale Vittorio Emanuele.
La giovane, madre di tre figli, si è spenta nelle scorse ore, allungando all’infinito l’elenco di chi è stato mangiato dalla malattia, in una città che da decenni è al vertice delle statistiche nazionali. Un elenco funebre che viene drammaticamente aggiornato, senza possibilità di fermarlo.