Gela. Domani sera, il sindaco Domenico Messinese si troverà faccia a faccia con un consiglio comunale che, lo scorso dicembre, non l’ha sfiduciato pur avendo la mozione sul tavolo, ma che continua a recapitargli messaggi politici del tipo “non sei più gradito”. Ieri sera, l’ennesima prova durante la seduta di question time, trasformata in un nuovo atto di accusa. Le attenzioni dei consiglieri si concentrano tutte intorno al sindaco e al suo fedelissimo, il vice Simone Siciliano. Così, domani sera, con un ordine del giorno che potrebbe far crollare definitivamente le ultime certezze della giunta, l’affronto politico appare già dietro l’angolo. Non solo la gestione (decisamente onerosa) del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti e le relative tariffe Tari (che per la giunta vanno per forza aumentate) o l’accordo di programma fermo oppure le continue trasferte istituzionali o ancora l’isolamento politico dell’amministrazione comunale. Sul piatto, dai banchi dell’assise civica, potrebbe essere servita un’altra portata indigesta.
L’illuminazione ai privati. Da settimane, ormai, si rincorrono le voci di un passaggio ai privati del servizio di illuminazione pubblica. “Ci sarebbe anche una polizza fideiussoria da oltre cinquanta milioni di euro”, ha detto in aula il capogruppo di Noi con l’Italia Vincenzo Cirignotta. Una mossa, quella dei privati interessati a prendersi il servizio, che andrebbe ulteriormente a depotenziare la municipalizzata Ghelas, che già non gode di buona salute finanziaria. La proposta, probabilmente tramite un project financing, prevederebbe un affidamento ventennale. “Sì, è vero – dice l’ex assessore ai lavori pubblici Maurizio Melfa – la proposta risale a prima che mi insediassi in municipio, perlomeno allo scorso anno. Mi pare, però, che sia una vicenda, come tante altre, destinata ad arenarsi. Io sono favorevole ai project financing e ai privati che di tasca propria mettano a disposizione risorse, soprattutto in un settore al collasso come quello dell’illuminazione pubblica. Credo che la vicenda sia seguita soprattutto dal vicesindaco Simone Siciliano”. Nei corridoi del municipio, sembra proprio questa la nota dolente, il fatto che il vicesindaco si sia preso in mano pure questo dossier, l’ennesimo di una lunga serie. Tra i banchi di centrosinistra e centrodestra, però, c’è qualcuno che vuole vederci chiaro, anche rispetto alla compagine privata che sarebbe dietro al progetto di privatizzazione.