Gela. Non c’era l’assessore Ruggero Razza e anche il management dell’Asp è in fase di “trasloco”, con la nomina, appena ufficializzata, del nuovo responsabile, dopo l’addio di Carmelo Iacono. In commissione sanità all’Ars, però, questa mattina c’è stato il tentativo, da parte della politica locale, di farsi sentire, nonostante le tante manchevolezze di questi anni. I tagli e la riduzione del personale hanno trasformato l’ospedale Vittorio Emanuele in un presidio che perde pezzi in continuazione. La grillina Virginia Farruggia, presidente della commissione consiliare ambiente e sanità, ha messo nelle mani del presidente Margherita La Rocca Ruvolo un documento che elenca tutti i disservizi della sanità cittadina, ovviamente non legati solo al nosocomio di Caposoprano. Il presidente della commissione regionale ha preannunciato un’ispezione al Vittorio Emanuele. “Rispetto alla precedente legislatura – dice Farruggia – ho trovato una commissione molto più aperta al dialogo e meno formale. Il nostro documento è stato condivido da tutto il consiglio comunale”. Al dibattito, ha preso parte il dirigente regionale Maria Letizia Di Liberti, alla quale il presidente Nello Musumeci ha affidato la guida delle attività sanitarie e dell’osservatorio epidemiologico. Servono risorse e servono più medici, che potrebbero arrivare dallo sblocco di nuovi concorsi. “A nome del consiglio comunale – spiega il vicepresidente dell’assise civica Salvatore Scerra – abbiamo subito sollevato la questione principale. A noi, non interessa essere trattati meglio di Caltanissetta o di altri poli. Non vogliamo, però, la costante discrasia tra i tagli dei servizi sanitari nel nostro territorio e le risorse che invece affluiscono a Caltanissetta e in altre aree dell’isola. Il nostro comune ha un bacino di utenza che giustifica maggiori esborsi e maggiori risorse. Siamo area ad alto rischio industriale. Non possiamo accontentarci dei sogni nascosti nel cassetto dell’Asp e mi riferisco all’Utin e alla Breast Unit. Ci vogliono investimenti e risorse. Ringrazio l’assessore Ruggero Razza per aver bloccato, temporaneamente, la chiusura del reparto di neurologia alla clinica Santa Barbara, ma bisogna andare oltre”.
L’audizione in commissione. Proprio Scerra e Salvatore Sammito hanno rilanciato la necessità che in città vengano riattivate le commissioni mediche per il riconoscimento delle invalidità e per il rinnovo delle patenti. “Tagliarle in città, non garantisce nessun risparmio – spiega Sammito – dato che è previsto il rimborso per chi sostiene trasferte”. Il dem Carmelo Orlando, però, non è stato tenero, soprattutto rispetto alle rassicurazioni arrivate dal deputato di Forza Italia Michele Mancuso. “Ha spiegato che per i servizi sanitari in città sono previsti investimenti e risorse e che, sostanzialmente, tutto va bene – dice il capogruppo in consiglio comunale del Partito Democratico – ma noi siamo arrivati fino a Palermo non per avere le solite rassicurazioni di facciata. Servono i fatti e il mio non è un discorso di bandiera, contro un governo regionale di centrodestra”. All’incontro hanno preso parte diversi capigruppo consiliari, c’erano anche Vincenzo Cirignotta e Giuseppe Ventura, e i deputati del territorio, Giuseppe Arancio, Nuccio Di Paola e, appunto, Michele Mancuso. Per la giunta, c’era invece l’assessore Valeria Caci. Dopo la trasferta palermitana, colma di impegni e promesse, si attende che qualcuno batta un colpo, nel tentativo di evitare il totale disastro della sanità locale.
Ennesima trasferta della speranza ennesima audizione ennesime promesse ennesimi impegni ……ma i risultati stanno a zero.