Gela. Gli artigiani iscritti alla Confartigianato minacciano di chiudere la sede di Gela lasciando al proprio destino 300 associati. In una lunga lettera Salvatore Terlati ed altri nove rappresentanti annunciano una forma di protesta eclatante, come quello di cambiare sindacato di categoria.
Alla base delle lamentele l’atteggiamento del presidente provinciale Tarcisio Sberna, che decide in maniera sempre autonoma ogni scelta, compresa la delega di se stesso per ogni rappresentanza (Crias, Direttivo Camera di Commercio, Asi, commissione provinciale Cig). “Le nomine sono deliberate dal presidente – accusa la Confartigianato Gela – le tessere rimangono a Caltanissetta e non ci viene assegnato nessun personale mentre 4 operano nel capoluogo e 2 a San Cataldo. Stesso discorso per l’affitto della sede, mantenuta nelle due città (4500 euro a San Cataldo e 7500 euro a Caltanissetta, mentre a Gela non è garantito alcun rimborso”.