Gela. Le crepe enormi che si stanno aprendo in giunta, dopo l’addio di Maurizio Melfa, potrebbero diventare sempre più profonde. L’assessore di fiducia del sindaco Domenico Messinese e del suo vice Simone Siciliano se n’è andato, bocciando quasi definitivamente la compagine che guida il municipio. Adesso, si aprono di nuovo i giochi. Nelle prossime ore, l’alleanza di centrodestra si riunisce e già domani mattina potrebbe comunicare la posizione ufficiale. Forzisti, leghisti, esponenti di Noi con l’Italia, DiventeràBellissima e Energie per l’Italia sembrano intenzionati a forzare la mano. Niente nuova mozione di sfiducia, dopo il fallimento delle due precedenti, ma la richiesta ufficiale di dimissioni, da far arrivare al sindaco Domenico Messinese. L’ex grillino potrebbe essere chiamato a riferire in aula consiliare. Addirittura, da quanto trapela, quelli di centrodestra sarebbero pronti a chiedergli un passo indietro, con la garanzia che a dimettersi saranno tutti i consiglieri comunali. Insomma, una sorta di rompete le righe “per il bene della città”. Messinese, sul fronte politico, è debole e isolato. Non ci sono partiti alle sue spalle né eventuali sponde di riserva. L’aula consiliare, oramai, è quasi una Caporetto costante, con la giunta che deve districarsi tra gli attacchi del centrodestra e quelli del centrosinistra, senza dimenticare i grillini del Movimento cinque stelle.
Senza numeri. Difficile che il sindaco possa proseguire, altri due anni, confidando in singoli consiglieri comunali, che possano sostenerne l’azione amministrativa. A breve, in aula, dovrebbero arrivare sia il piano economico finanziario sia le nuove tariffe Tari sui rifiuti. A queste condizioni, la giunta rischia l’ennesimo flop e senza tariffe aumentate il tracollo finanziario sui rifiuti potrebbe essere drammatico. I manager di Tekra hanno già battuto cassa, in attesa di ricevere quasi dieci milioni di euro. La strategia di Messinese e Siciliano, per ora, è fallimentare. Tutti gli hanno voltato le spalle, compreso l’assessore di fiducia che avrebbe dovuto cambiare le sorti politiche della giunta. Melfa, invece, si è dissociato dall’amministrazione comunale, con una missiva che sembra scritta da un leader di opposizione piuttosto che da un esponente della giunta. Messinese accetterà di dimettersi? I numeri non sono dalla sua parte e la città affoga nel mare delle emergenze.