Gela. Scende a trentaquattro il numero di tagli alla Turco Costruzioni. Nelle scorse ore, si è chiusa la procedura che ha permesso ad uno dei licenziati di essere reintegrato. Il lavoratore aveva ricevuto la comunicazione mentre si trovava in malattia. L’operaio è tra quelli che ha scelto di rivolgersi ad un legale, impugnando subito il provvedimento. L’avvocato Francesco Castellana, che assiste anche altri dipendenti licenziati dall’azienda edile, ha ottenuto il reintegro su impugnativa fatta notificare ai vertici della società, prima di arrivare davanti ad un giudice. I dipendenti Turco per settimane hanno presidiato gli accessi stradali che conducono alla fabbrica Eni di contrada Piana del Signore. Non solo contro i licenziamenti ma anche per ottenere tutte le spettanze non ancora ricevute.
Le proteste. Dopo una prima intesa di massima, raggiunta in prefettura a Caltanissetta, non si è ancora concretizzato il passaggio dei licenziati ad altre aziende. Sono in corso trattative e pare che alcune società locali (attive nell’indotto di raffineria) siano in procinto di chiudere le prime assunzioni, ma solo con contratti a tempo determinato. Anche altri licenziati hanno scelto la via giudiziaria, affidandosi al legale Salvatore Incardona.