Futuro incerto per gli ex Rmi, non ci sono i soldi della regione: tutto rimane fermo

 
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Gela.
Sono stati sospesi con una delibera di giunta tutti i 103 operatori che si occupano dell’assistenza agli anziani, di manutenzioni e pulizia del verde pubblico. Dal primo luglio è scaduta anche l’ultima copertura finanziaria garantita dal governo regionale, senza la quale non sarà possibile

sperare in un anticipo delle somme da parte delle casse del Comune.
A lanciare l’allarme è stato Ignazio Giudice, segretario della camera del lavoro Cgil di via Pitagora che ha annunciato lo stato di agitazione del personale chiedendo all’amministrazione comunale di anticipare le somme necessarie a mantenere attivi i servizi. Secondo il sindacalista della Cgil la delibera di giunta rischia di contribuire all’aumento della povertà dei lavoratori a reddito zero.
“Gli Rmi non vanno sospesi – sostiene Giudice – E’ stato utile l’incontro con l’amministrazione comunale, meno utile avere appreso della delibera di sospensione dei progetti nei quali sono impegnati 103 lavoratori del reddito minimo d’inserimento. Tanto tanti anziani non saranno assistiti, la segnaletica stradale non sarà oggetto di manutenzione, il verde pubblico subirà un recesso. Tutto ciò in una città che tra l’altro vive una seria emergenza sanitaria e nella quale gli anziani assistiti sono il 30 per cento rispetto a quelli che fanno richiesta”.
Gli Rmi avevano protestato, occupando anche l’aula consiliare del Comune. Non erano mancati gli attriti con il sindaco e gli assessori che preferiscono mantenere un atteggiamento più fiducioso sull’operato della Regione. 
“La copertura finanziaria prevista dalla regione era di soli sei mesi – replica il primo cittadino – Ho avviato contatti quotidiani con i vertici del governo Siciliano e con gli stessi deputati all’Ars. Dicono che non si sa niente. Potremmo anche anticipare le somme ma solo se la Regione garantirà una nuova copertura finanziaria. I servizi sono stati sospesi – aggiunge Angelo Fasulo – fino a quando non ci comunicheranno il da farsi. Anche secondo i deputati gelesi all’Assemblea regionale siciliana per adesso non ci sono certezze. Il problema investe tutti gli rmi dell’isola. Sapevamo che la copertura era solo per sei mesi”.

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