La vertenza Turco, gli operai accettano la “tregua”: presidi allentati in attesa delle assunzioni

 
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Gli edili tornano a manifestare e la crisi ha colpito soprattutto la città

Gela. Gli operai della Turco Costruzioni, dopo l’incontro di questa mattina in prefettura a Caltanissetta, hanno deciso di accettare gli impegni assunti da imprenditori, sindacati e vertici di Eni. Le aziende coinvolte dovrebbero assorbire i trentasei licenziati, entro le prossime settimane. L’assemblea dei lavoratori si è conclusa da poco. Gli impegni arrivati da Caltanissetta stanno favorendo la “tregua”. Gli operai, però, manterranno i presidi, senza bloccare l’ingresso in raffineria. I sit-in, che da settimane vengono organizzati agli accesi viari della fabbrica, serviranno anche da monito. I lavoratori hanno deciso di rimuoverli definitivamente solo dopo l’assunzione di tutti i licenziati. Gli edili di Turco Costruzioni, inoltre, attendono che la proprietà saldi le retribuzioni arretrate.

Licenziamenti impugnati. I lavoratori in protesta, in assemblea, hanno avuto un lungo confronto con i sindacalisti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, che seguono l’intera vicenda. Una decina di loro, intanto, si rivolgeranno anche ai giudici civili. Sono stati impugnati i provvedimenti di licenziamento arrivati dai vertici di Turco Costruzioni. Il loro legale, l’avvocato Francesco Castellana, ha già provveduto all’invio delle relative comunicazioni.

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