Gela. Dopo settimane di quasi totale assenza, la politica, almeno quella locale, si è vista ai presidi organizzati dagli operai della Turco Costruzioni. Questa mattina, i consiglieri comunali di centrodestra hanno avuto una riunione con gli operai e le loro famiglie. I presidi vanno avanti praticamente da tre settimane. Gli operai dell’azienda edile, adesso sostenuti dalle loro famiglie, contestano i trentasei licenziamenti e chiedono che vengano coperte tutte le spettanze arretrate. Ai presidi sono arrivati i consiglieri comunali Vincenzo Cirignotta, Salvatore Scerra, Luigi Di Dio, Sara Cavallo, Francesca Caruso e Crocifisso Napolitano. “Riteniamo – dicono – che la vicenda di questi operai sia quasi esemplificativa rispetto a ciò che potrebbe accadere nei prossimi mesi. Tutti devono essere responsabili, a cominciare dagli imprenditori. Serve un tavolo immediato, senza troppe polemiche. Ci dispiace che le segreterie di Cgil, Cisl e Uil abbiano criticato l’incontro avuto in municipio, al quale hanno partecipato anche i manager Eni. In una fase tanto difficile, riteniamo che ogni incontro possa essere utile”. Alla riunione, improvvisata all’interno della sala sindacale di raffineria, ha partecipato anche il segretario degli edili dell’Ugl Giovanni Abela. La questione, adesso, verrà portata in aula, venerdì, nel corso della seduta monotematica di consiglio comunale, convocata dal presidente dell’assise Alessandra Ascia. “I vertici di Turco Costruzioni – concludono – anche come atto di buona volontà, dovrebbero ritirare i licenziamenti, nel tentativo di arrivare ad una soluzione che non danneggi nessun lavoratore”.
La triade dopo l’incontro con i vertici Turco. I sindacati, intanto, ribadiscono che le aziende contattate hanno già fatto passi in avanti per arrivare all’eventuale assunzione dei licenziati della Turco. “Il sindacato degli edili di Cgil, Cisl e Uil informa che la mediazione con Turco Costruzioni ha sortito due effetti che aprono la strada al recupero dei diritti contrattuali ad oggi negati. Entro ventiquattro ore, la Turco Costruzioni erogherà a tutti i lavoratori il saldo del mese di novembre, una parte di cassa edile e da oggi abbiamo la certezza del versamento dei contributi Inps ai fini pensionistici (come già riportato dalla nostra testata). Il sindacato confederale, congiuntamente ai segretari della Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, continua a rivendicare la ricollocazione dei trentasei lavoratori e ha già certezza che parte del personale è stato contattato, ma tutti gli operai dovranno essere assorbiti. Questa è la vertenza che nulla c’entra con altro, basta leggere i verbali della prefettura e le presenze di tutti, tutti, i sindacati. Noi proseguiamo per la strada del buon senso e della responsabilità per far recuperare ai lavoratori i diritti mancanti e l’occupazione. Il percorso è in salita ma non ci iscriviamo al coro di chi vuole solo distruggere”.
Mi dispiace per loro ma non possono bloccare una raffineria devono andarsi a cercare il lavoro come hanno fatto gli altri devono andarsi a cercare il lavoro
Scusate ma i consiglieri di centro dx aspettavano di vincere le elezioni prima di scendere in trincea? Perche ora pensano di avere piu voce in capitolo? E il consigliere di dio nonche dipendente eni ha aspettato piu di 3 settimane prima di manifestare sostegno ai lavoratori?