Gela. I furti a raffica che si sono abbattuti soprattutto sulle zone balneari preoccupano e non poco l’esponente della Destra Vincenzo Cascino.
“Purtroppo – spiega – i danni sono ingenti e, cosa ancor più grave, a rimetterci sono i cittadini. Gli enormi furti di cavi in rame, solo per fare un esempio, stanno costringendo al buio alcune aree delle frazioni balneari”.
Stando a Cascino, i problemi sono amplificati dalle difficoltà economiche attraversate dalle casse di Palazzo di Città.
“I furti – continua – hanno ulteriormente gravato sui conti del comune. Sicuramente, non si possono chiedere miracoli. Però, le zone balneari dovrebbero essere ulteriormente pattugliate. Nei periodi non estivi, vengono lasciate quasi del tutto scoperte e i ladri non si fanno scrupoli”.
I rischi principali, inoltre, sarebbero legati anche alla circolazione stradale. “Quando queste bande entrano in azione – ammette – non guardano in faccia nessuno. Hanno quasi distrutto una parte della linea ferrata locale e, continuando di questo passo, potrebbero mettere in ginocchio il sistema d’illuminazione pubblica. Consideriamo che, nei prossimi mesi, il tratto stradale che collega le zone balneari al centro cittadino sarà sempre più percorso. Non lo si può fare al buio dopo i tanti sforzi sostenuti dalle amministrazioni che si sono succedute con l’obiettivo di creare un efficiente sistema d’illuminazione”. Per questa ragione, Cascino chiede uno sforzo maggiore sul fronte dei controlli preventivi.
“Solo in questo modo – conclude – si potrà ottenere un risultato accettabile. Le forze dell’ordine operano bene ma avrebbero bisogno di nuovi innesti. Non dimentichiamo, comunque, le società di vigilanza privata che operano in città anche per conto dell’ente comunale”.
Nelle ultime settimane, comunque, ad eccezione di colpi marginali, si sono fermati i maxi furti di rame che avevano messo in crisi il settore dei lavori pubblici.