Gela. Una serie di furti di carburante prelevato dalle cisterne e dai mezzi a disposizione della società di trasporto pubblico Ast. Per questa ragione, un operatore locale trentottenne del gruppo è stato licenziato e, adesso, definitivamente condannato a due anni e sei mesi di reclusione.
La decisione è stata confermata dai giudici della Corte di cassazione. L’uomo, dopo essere stato condannato nei primi due gradi di giudizio a tre anni di reclusione, ha ottenuto un minimo sconto dai magistrati di cassazione.
Per conto dell’Ast si occupava della pulizia dei mezzi e, quindi, aveva libero accesso al parco dei bus impiegati in città dal gruppo. La decisione dei supremi giudici arriva dopo il ricorso presentato dal suo legale, l’avvocato Salvo Macrì, che, in questo modo, è riuscito ad ottenere la riduzione della condanna.
L’operatore finì al centro degli accertamenti dopo una lunga indagine.