Gela. Il giudice Fabrizio Molinari avrebbe dovuto processarlo con l’accusa di essere stato l’autore di una lunga serie di furti, messi in atto anche all’interno dell’area gestita da Enimed sulla statale 117.
Invece, il quarantenne Angelo Sirone, arrestato la scorsa settimana dai carabinieri del reparto territoriale, non si è presentato in aula.
Solo qualche ora prima, era stato trasferito in ospedale e sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio.
Il licatese Sirone, infatti, per cause ancora tutte da accertare, non avrebbe retto psicologicamente. Per questa ragione, si è reso necessario il trasferimento in ospedale.
Il quarantenne, arrestato proprio nei pressi del sito Enimed, avrebbe messo a segno altri raid in almeno due aziende agricole.
Il suo obiettivo, stando agli investigatori, era il rame contenuto nei cavi di collegamento utilizzati nei piazzali Enimed ma anche nelle aziende visitate. Adesso, dovrebbe ripresentarsi davanti al giudice Molinari il prossimo 5 luglio.