Gela. La Direzione Investigativa Antimafia di Caltanissetta, coadiuvata dai Centri Operativi di Milano e Padova, nonché dalla Sezione Operativa di Bologna, ha eseguito un provvedimento di sequestro di beni per un valore che supera i due milioni di euro, emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Caltanissetta, su proposta del Direttore della Dia, nei confronti di Cristoforo Palmieri, 47enne di Gela, già indagato nello scorso mese di gennaio dalla stessa Articolazione nissena, in concorso con altre 5 persone, “per fittizia intestazione di beni e per aver favorito il clan mafioso dei Rinzivillo”.
Il nuovo sequestro. Palmieri, “gravato da numerosi precedenti di polizia per rapina, estorsione, ricettazione, furto aggravato, porto abusivo e detenzione illegale di armi, associazione per delinquere finalizzata alle truffe, emissione di fatture per operazioni inesistenti e altri reati – dice la Dia – nonché indagato per l’omicidio di Crocifisso Sartania, avvenuto nel 1995 ad Acate (Ragusa), è risultato vicino sia alla Stidda che a Cosa nostra di Gela e di Vittoriam di cui è stato appurato essere un riferimento “sicuro” e “carismatico””.