Gela. Ventiquattro provvedimenti di mobilità che, in sostanza, preannunciano il licenziamento. Il caso dei lavoratori del gruppo di coibentazione Riva e Mariani, azienda attiva all’interno della fabbrica Eni di contrada Piana del Signore, si arricchisce di una nuova puntata.
L’incontro svoltosi ieri mattina a livello ministeriale a Roma ha sancito la definitiva spaccatura tra i vertici dell’azienda e i sindacalisti del settore chimico di Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Nessuna mediazione è stata accolta, i titolari della società, infatti, ritengono di non poter più sostenere il peso dei costi davanti ad una presunta riduzione delle commesse. I segretari provinciali di Filctem, Femca, Uiltec e Ugl hanno ribadito tutto il loro disaccordo davanti a procedure che ritengono unilaterali. Già per questa mattina, i segretari delle sigle sindacali coinvolte nelle vertenza hanno convocato un’assemblea aperta a tutti gli operai di Riva e Mariani. Viene ribadito lo stato d’agitazione. A questo punto, davanti al muro contro muro, lavoratori e sindacalisti non escludono azioni plateali di protesta dopo quelle di ottobre.