Gela. Catania-Augusta, Palermo-Trapani e, forse, anche Gela. Sarebbe questa la triade scelta a Palermo per il riconoscimento delle Zone economiche speciali. Nelle prossime settimane, si farà maggiore chiarezza, ma anche l’area locale dovrebbe rientrare, seppur in extremis, tra le scelte di Palazzo d’Orleans. Il riconoscimento della Zona economica speciale garantirebbe notevoli agevolazioni in favore di investitori e aziende interessate a puntare sul territorio, a cominciare da un favorevole regime di tassazione. La Zona economica speciale di Gela si andrebbe ad affiancare alle due scelte principali, appunto Catania-Augusta e Palermo-Trapani, lasciando fuori un altro nodo strategico siciliano, come l’area di Messina.
Fuori Messina e dentro Gela? Da tempo, l’amministrazione comunale cerca le sponde giuste per non perdere l’occasione propizia, essendosi già agganciata a Catania e Augusta nella riorganizzazione delle Autorità portuali dell’isola. L’accordo di programma e l’area di crisi complessa faticano, non poco, a trovare i finanziamenti giusti, adesso però spunta l’ipotesi, probabilmente concreta, di rientrare tra le Zone economiche speciali, favorendo soprattutto il rilancio dell’economia fondata sulla portualità locale. Ovviamente, sarebbe anche ora di avere infrastrutture adeguate. A stabilire i criteri di individuazione è stata la Conferenza Stato–Regioni, lo scorso dicembre, recependo con qualche modifica il decreto del presidente del Consiglio dei ministri che le istituisce.