Gela. Passa il concordato in appello e i giudici accolgono la riduzione di pena in favore di un giovane, minore all’epoca dei fatti. Era accusato di aver supportato il gruppo entrato in azione, nel dicembre di cinque anni fa, all’interno di una tabaccheria di via Crispi. Armati, fecero irruzione nell’esercizio commerciale, con l’obiettivo di portava via l’intero incasso. Il titolare, però, riuscì a metterli in fuga. In primo grado, il gup del tribunale minorile di Caltanissetta lo condannò a tre anni e dieci mesi di reclusione. In appello, invece, il difensore, l’avvocato Davide Limoncello, è riuscito ad ottenere una decisione meno pesante, con la condanna a due anni e sei mesi di reclusione.
La rapina in via Crispi. Già in fase di indagine, la difesa escluse la presenza del minore al momento della rapina. Gli investigatori, però, l’avrebbero identificato anche dal casco utilizzato per mettere a segno il colpo. Una ricostruzione contestata proprio dal difensore. Dopo aver impugnato la sentenza di primo grado, arriva la riduzione di pena.