Gela. La violenza dell’aggressione subita le causò la frattura di un braccio. Adesso, di quei fatti, è chiamato a rispondere il ventiduenne Graziano Romano. La furia del giovane si sarebbe concentrata proprio contro l’ex convivente che fu costretta a recarsi al pronto soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele.
L’imputato, difeso dall’avvocato Carmelo Brentino, deve rispondere delle lesioni subite dalla giovane. Al centro dei dissidi, ci sarebbe stato il piccolo figlio nato dalla relazione tra i due. Davanti al giudice Chiara Raffiotta, sono stati sentiti gli agenti di polizia che, nel gennaio di un anno fa, intervennero dopo una segnalazione anonima.
Romano venne arrestato a poche ore di distanza dall’arrivo in ospedale dell’ex convivente. I testimoni hanno risposto alle domande formulate dal pubblico ministero Lucia Lotti. La presunta vittima, invece, non è riuscita a costituirsi parte civile a causa di alcuni vizi procedurali. Intanto, la decisione sul caso del ventiduenne potrebbe arrivare all’udienza fissata per il 27 gennaio.