Gela. Un’opposizione “durissima” alla giunta Messinese e, al tempo stesso, i dem locali giurano fedeltà al partito. Al termine della direzione cittadina, voluta dal segretario Peppe Di Cristina, passa proprio la sua relazione. “E’ un segnale molto importante – spiega a caldo il segretario dem – diamo un messaggio alla città e all’amministrazione comunale, che continua a girare a vuoto. Noi siamo all’opposizione e la nostra sarà un’opposizione durissima”. Una posizione, quella del segretario, sostenuta praticamente in blocco dal gruppo consiliare. Alla riunione, però, non si è visto il consigliere Salvatore Gallo, che non aveva nascosto la delusione rispetto a quanto accaduto quando si è trattato di eleggere il vicepresidente del consiglio comunale. Il posto l’ha preso il forzista Salvatore Scerra, con i voti di esponenti del Pd. Forse, tra il segretario e il consigliere non c’è ancora stato un vero chiarimento. Di Cristina, con un centrosinistra locale che non è più quello di qualche anno fa, non risparmia messaggi agli alleati. “Sul piano dei numeri e del rapporto con la città – spiega – non temiamo il confronto con nessuno, neanche con Sicilia Futura. In termini di voti li abbiamo superati di gran lunga”.
L’Aventino dem. Un richiamo, quello ai “futuristi”, che sembra quasi d’obbligo, soprattutto perché Di Cristina e i suoi si sono intestati la battaglia contro le candidature calate dall’alto, che consentiranno, salvo risultati disastrosi, di rivedere alla Camera Daniela Cardinale, deputata dem uscente e figlia del leader di Sicilia Futura Salvatore Cardinale. “Il nostro impegno elettorale è per il Pd – dice – è chiaro a tutti, però, che non abbiamo condiviso le scelte dei vertici, soprattutto sul nome di Daniela Cardinale. Voteremo Pd alle politiche e dopo la chiusura delle urne continueremo ad essere esponenti di questo partito”. Nessun trasloco di protesta, quindi, almeno stando alle parole di un segretario cittadino che cerca di tenere compatto un partito locale, in troppi frangenti trasformato in una trincea, “crivellata” da conflitti interni e accuse di “tradimento”. Quasi a voler ribadire che loro dal Pd non se ne andranno, arriva la conferma che, probabilmente già la prossima settimana, in città arriveranno tutti i segretari di circolo della provincia e i consiglieri comunali. Una nuova puntata dell’”Aventino” dem che continua a voler prendere le distanze dai vertici palermitani e romani, accusati di aver ceduto ai “poteri forti” che sponsorizzavano candidature, praticamente imposte.
Ma ancora si ha il coraggio di parlare di pd?