Gela. Un “no” secco alla costruzione parco eolico offshore al largo della costa di Gela arriva da Forza Nuova Licata, che ha diffuso una nota a firma del suo portavoce, Luca Cafarello, in cui stigmatizza il comportamento degli amministratori locali pronti ad avallare il progetto.
Cafarello si domanda quanto possa essere credibile l’ipotesi di un compromesso legato a un ipotetico beneficio economico per il territorio. “Sembra ovvio – sottolinea l’esponente di Forza Nuova nel documento – che, alla luce degli attuali piani di valorizzazione della costa, risulta risibile la ricerca di una compatibilità con la costruzione di giganti rotanti, che oltre a rendere mostruoso il paesaggio fungono da ostacolo alla futura riscoperta archeologica dei fondali marini”. Cafarello, inoltre, osserva come “oltretutto la più impetuosa pretendente sul progetto di realizzazione del parco è la Mediterranean Wind Offshore srl, la multinazionale di La Spezia il cui maggior numero di azioni è in mano alla Intesa San Paolo, che è tra le più prospere banche del Paese e tra le più ‘premiate’ dal Governo Monti (tanto che il ministro Passera si vide costretto a vendere tutte le sue azioni Intesa al momento del suo insediamento per evitare possibili conflitti di interessi)”. Il movimento politico si dice pronto a portare avanti la contestazione auspicando la collaborazione tra i Comuni interessati “affinché – conclude la nota – si alzi una barricata contro la speculazione di mulitanzionali e banche che minacciano i nostri mari”.