Gela. I disabili hanno perso la loro battaglia smobilitando dalla stanza del sindaco dopo sette ore di occupazione. L’amministrazione, capeggiata da Domenico Messinese, ha deciso di mettere la parola fine alla gratuità del servizio di trasporto non obbligatorio, cancellando quanto fatto dalle precedenti amministrazioni comunali. Il budget a disposizione in tre anni è sceso da 380 mila euro a 110 mila euro e chi vorrà usufruire del trasporto sarà costretto a pagare fino ad un euro a chilometro a seconda del reddito Isee. Per Orazio Giudice, dipendente Enimed, andare a lavoro col servizio messo a disposizione dal Comune costerà 660 euro. Per lui, non fare parte della lunga lista dei disoccupati diventerà quasi una privazione, considerato che non esiste un servizio di trasporto urbano alternativo. La sua è solo una delle tantissime storie che contraddistinguono i circa cinquanta disabili che da settimane cercano di fare sentire la loro voce al settore Servizi sociali.
“Il Comune chiede l’Isee, controllo del patrimonio di tutto il nucleo famigliare, che nel mio caso non prevede alcun beneficio – racconta Orazio Giudice – Dovrò pagare un ticket giornaliero di 30 euro. Diventerà utopistico pensare di spostarmi dal lavoro per necessità personali. All’importo mensile dovrei anche sottrarre l’imu e tutte le utenze. Un vero schiaffo morale se pensiamo che fino ad oggi il Comune si è fatto carico delle spese del trasporto, consegnando appositi voucher. Adesso dovrò fare i conti con la carenza cronica dei servizi di trasporto pubblici. Non mi resta che sperare nei passaggi dei colleghi di lavoro”.