Gela. Cade l’accusa di aver coperto la fuga del giovane nipote, che eluse l’alt dei poliziotti, facendo perdere le proprie tracce in sella ad una Kawasaki. E’ arrivata l’assoluzione per un pensionato, accusato di simulazione di reato. Per i pm della procura e per gli stessi poliziotti, avrebbe sporto denuncia, simulando il furto di quella moto, solo per allontanare i sospetti che intanto si erano concentrati proprio sul nipote. Il pubblico ministero Tiziana Di Pietro ha chiesto la condanna ad otto mesi di reclusione. La difesa, però, sostenuta dall’avvocato Francesco Enia, è riuscita a dimostrare l’assenza di prove concrete che potessero collegare quella fuga ad un tentativo di coprire il nipote.
La fuga dopo l’alt. Stando al difensore, infatti, la moto venne effettivamente sottratta alla famiglia e in sella, al momento dell’alt imposto dai poliziotti, non ci sarebbe stato il nipote dell’imputato. L’assenza di elementi concreti sembra aver convinto il giudice Passanisi, che ha emesso un verdetto favorevole al pensionato.
no!!! e scappato e ora e a casa libero W l’Italia quando cose storte…