Firmato in tribunale un patto educativo per costruire la città che vogliamo

 
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Gela. Migliaia di bambini insieme per dire no alla mafia e per cambiare il volto della città, nello stesso giorno del vile attentato alla scuola “Morvillo – Falcone” di Brindisi.

Un grande laboratorio educativo all’aperto quello visto ieri nel piazzale antistante al tribunale.Con la consegna dei premi nazionali di poesia, «La Gorgone», si conclude questa sera, a Gela, la due giorni antimafia di commemorazione dei magistrati Falcone e Borsellino, dal titolo «Strade nuove per Gela», organizzata dalle sedi locali del Cesvop e del Movi, il movimento di volontariato italiano.

Stamani, nel piazzale antistante il palazzo di giustizia, centinaia di alunni delle scuole elementari, scout e coccinelle, hanno incontrato il procuratore capo della Repubblica del tribunale gelese, Lucia Lotti, con la quale hanno apposto la «firma dell’impegno e della solidarietà» su un documento che è una sorta di patto di legalità per la vita. Numerose, interessanti e imprevedibili le domande che i bambini hanno voluto rivolgere al magistrato.

Ieri, dopo la proiezione del documentario di Alberto Castiglione, «Adieu», si è svolto un dibattito al quale ha partecipato, tra gli altri, il procuratore aggiunto della direzione antimafia di Palermo, Vittorio Teresi.  

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