Gela. Diventare parà della Folgore è il sogno di ogni giovane che vuole intraprendere la carriera militare. E Gela da oggi può vantare due nuovi paracadutisti con tanto di brevetto. Si tratta di Paolo Marotta e Giampaolo Bonvissuto, membri della sezione nissena dell’Anpdi (associazione nazionale Paracadutisti d’Italia). Stamattina presso la caserma Gamerra di Pisa, la cerimonia di consegna del brevetto. Erano tre i siciliani. Oltre a Marotta e Bonvissuto anche Antony Tocco di Nicosia.
La passione per i lanci è iniziata all’interno della sezione di Caltanissetta dell’Anpdi, che ha permesso loro di conseguire l’abilitazione al lancio. Da un semplice hobby ad una scelta di vita, ovvero l’ingresso nell’Esercito. Dopo aver indossato l’uniforme con le stellette sono stati chiamati a svolgere un intenso periodo di addestramento presso i reggimenti di addestramento volontari per poi chiedere di essere ammessi nelle aviotruppe.
Da lì è cominciato per loro il durissimo percorso che li ha finalmente portati a poter indossare il mitico basco amaranto. L’addestramento ha previsto un corso di specialità, della durata di 10 settimane. Dopo questa prima selezione il secondo step ha riguardato il cosiddetto “corso KS”, e solo dopo aver superato corso sono stati ammessi alla frequenza del corso basico di paracadutismo con fune di vincolo, propedeutico all’ultimo e famigerato “corso palestra” al termine del quale sono stati valutati per l’ammissione al lancio.
Dopo i tre lanci di brevetto è arrivata oggi l’ora della cerimonia che simboleggia il passaggio nelle aviotruppe. La banda musicale ha accompagnato l’ingresso in piazza d’armi. I cappellini mimetici gettati simbolicamente in aria, basco amaranto calzato e brevetto appuntato dal comandante hanno rappresentato il momento quasi di liberazione e gioia. Felici anche Manuela Casciana e Luca Marotta, genitori di Paolo, insignito tra l’altro di un elogio da parte del Comandate come migliore allievo al modulo KS.
I siciliani forse sono di più di tre ?
E te come fai a saperlo?
Sicuramente educati con sani principi, complimenti ai ragazzi ,ma soprattutto ai genitori. Bravi bravi