Gela. I forzisti, in città, stanno cercando di ritagliarsi il ruolo di guida del centrodestra, anche facendo leva sui risultati incassati alle regionali, con l’accoppiata Pino Federico-Michele Mancuso, che ha schiantato la concorrenza. L’intenzione, però, è di andare oltre l’immagine di un partito che si identifica solo sui “campioni” alle urne. Il coordinatore cittadino Emanuele Maniscalco parte dalla vicepresidenza del civico consesso andata al capogruppo del suo partito, Salvatore Scerra. Una vicepresidenza che Scerra si è quasi ritagliato politicamente, portandosi a casa pure tre voti degli avversari di centrosinistra. Maniscalco, così, ne approfitta per timbrare un nuovo messaggio di fuoco, indirizzato ai dem. “E’ stato premiato l’impegno costante del nostro capogruppo – dice – il centrodestra ha dimostrato che nell’unità trova sempre la vittoria. Singolare la corsa del Pd ad occupare tutte le poltrone disponibili. Fallisce, però, quando determinanti non si rivelano le logiche di palazzo ma piuttosto la città, rappresentata anche dall’assise civica”.
I forzisti guardano al municipio. Maniscalco, dopo la sferzata ai democratici, conferma il percorso politico di una Forza Italia, che a livello cittadino è primo partito, almeno in termini di voti. “Forza Italia è impegnata nella realizzazione di un progetto di rilancio del territorio iniziato già alle scorse regionali, che passando attraverso le elezioni nazionali, ci vedrà determinanti alle prossime amministrative, unitamente a tutta la coalizione di centrodestra – dice ancora – con i leader del partito, gli onorevoli Pino Federico e Michele Mancuso, siamo impegnati in una riorganizzazione interna sullo slancio dell’entusiasmante risultato elettorale avuto alle scorse regionali. Raggiungere il trenta per cento dei consensi in città ci obbliga a dare risposte concrete in termini sia di programmazione che di rappresentanza”. Gli azzurri, quindi, guardano alle nazionali di marzo, ma sembrano concentrati soprattutto a tentare la carta del municipio, puntando alla poltrona di sindaco e chiamando a raccolta l’intera coalizione.
Forse il sig. Maniscalco ha la memoria corta o ancora peggio vorrebbe far spuntare la luna dal pozzo. Ma si ricorda cosa successe quando il suo partito era al governo? Guardi che non siamo tutti stupidi e creduloni.
Si dovrebbe ricordare al Sig. Maniscalco che il PD perde se spaccato ai vertici ,e non per mancate direttive di Palazzo dove il PD nemmeno c è .