Gela. Procedure sospette nell’assegnazione di lavori e di incarichi professionali. Ci sarebbero pure queste contestazioni tra le accuse che i pm della procura muovono ai vertici dell’Ato rifiuti, ad alcuni imprenditori e anche a dipendenti comunali che, negli scorsi anni, avrebbero operato nel settore. La vicenda è arrivata in udienza preliminare. Il gup, però, ha comunicato di astenersi. Non tratterà il procedimento che, quindi, verrà assegnato ad un altro giudice dell’udienza preliminare. Per i magistrati della procura, che negli scorsi mesi hanno chiuso le indagini, ci sarebbero stati rapporti non chiari e procedure forse pilotate, non solo nell’assegnazione degli appalti, ma anche nell’attribuzione di consulenze professionali.
L’indagine. Tra gli imputati, c’è l’attuale commissario liquidatore dell’Ato Cl2 Giuseppe Panebianco che, però, già in fase di indagine, ha respinto qualsiasi accusa, ribadendo la regolarità del suo operato. L’inchiesta ha riguardato una serie di vicende che risalgono a sei anni fa, tutte legate alla gestione proprio dell’Ato Cl2. In aula, davanti ad un diverso giudice dell’udienza preliminare si tornerà ad aprile.