Gela. Il sindaco vuole incontrare direttamente il presidente della Regione Nello Musumeci. La vicenda del porto rifugio insabbiato, per l’ennesima volta è finita sul tavolo della politica. Questa mattina, convocati dal presidente del consiglio comunale Alessandra Ascia, c’erano tutti o quasi, compresi i due neo deputati regionali Giuseppe Arancio e Nuccio Di Paola, e il comandante della locale capitaneria di porto Pietro Carosia. Lo scavo estivo ha sortito ben pochi effetti, con il porto rifugio che rimane in balia dell’insabbiamento e per Messinese quei soldi sarebbero stati stornati, violando l’accordo, dalle somme delle compensazioni Eni. Pescatori e operatori del settore sembrano quasi rassegnati e chiederanno un cronoprogramma preciso degli interventi. Servono interventi complessivi che vadano a rivedere l’intera struttura. Sarebbe questo il passo decisivo. C’è bisogno di soldi e i lavori, questo è l’auspicio, dovrebbero però iniziare prima possibile. Messinese e il suo vice Simone Siciliano vogliono diffidare proprio la Regione, di modo che la questione non si perda nei meandri della burocrazia palermitana, mentre è in dirittura d’arrivo la procedura di caratterizzazione delle sabbie movimentate la scorsa estate.
Il vertice in municipio. Bisogna capire se siano contaminate. Intanto, le hanno spostate senza avere certezze e i grillini del Movimento cinque stelle, con il consigliere comunale Virginia Farruggia, l’hanno ribadito anche nel corso della riunione tenutasi in municipio. Il comandante Pietro Carosia è stato piuttosto diretto. Mesi addietro ha addirittura chiesto che gli attuali frangiflutti presenti nel sito venissero utilizzati, momentaneamente, per allungare il braccio dell’infrastruttura, che viene considerato causa principale dell’insabbiamento. A Carosia non sarebbe piaciuto neanche l’intervento parziale di scavo che ha disegnato una sorta di canale temporaneo, ma senza risolvere il “dramma” dell’insabbiamento. Oltre agli operatori del sito, ai componenti del comitato pro porto e ai deputati, alla riunione hanno preso parte diversi consiglieri comunali, in rappresentanza di gruppi eterogenei, sia di centrodestra sia di centrosinistra. Con le prossime scadenze elettorali alla porta, meglio farsi trovare pronti anche sul porto. Insomma, per i presenti c’è ancora emergenza e la Regione deve battere un colpo. Negli scorsi giorni, il grillino Nuccio Di Paola ha già preannunciato un’interrogazione da porre proprio alla giunta regionale. Tra soldi delle compensazioni Eni, quelli del Patto per la Sicilia e impegni disattesi, i tavoli si susseguono e il porto si insabbia.