Gela. Una ricandidatura di Daniela Cardinale, deputata uscente del Pd, sembra quasi scontata, almeno nella ripartizione territoriale dei posti a disposizione. L’esponente dem, figlia dell’ex ministro Salvatore Cardinale, oggi alla testa di Sicilia Futura, potrebbe nuovamente spuntarla, in vista delle prossima scadenza delle legislative di marzo. Il nodo, però, è proprio a Gela. Nel Partito Democratico provinciale, sarebbe in atto una sorta di tentativo, tutto volto a bloccare la probabile nuova corsa della stessa Cardinale. Una parte dei dem vorrebbe invece lanciare una candidatura alternativa, soprattutto nell’ottica di premiare, almeno da un punto di vista politico, quelli che, nonostante i numeri in discesa, sono comunque riusciti a portare Giuseppe Arancio all’Ars. Insomma, potrebbe aprirsi un nuovo fronte di tensione tra i dem rimasti nel partito e quelli che, seguendo anche l’ex ministro Salvatore Cardinale, sono finiti in Sicilia Futura.
Un nuovo scontro interno? A questo punto, come spiega una fonte interna al Pd locale, potrebbe spuntare “un candidato forte da Gela”. Di nomi, però, almeno per ora, non se ne fanno. Potrebbe esserci quello dell’attuale segretario cittadino del Pd Peppe Di Cristina, che in questa fase, soprattutto dopo le regionali, è riuscito a riprendersi un partito che rischiava seriamente di sfuggirgli di mano, peraltro sostenendo la sfiducia al sindaco Domenico Messinese, mentre altri consiglieri, invece, facevano il proverbiale passo indietro. Tutto dipenderà non solo dal “peso” polito del gruppo dirigente gelese, ma anche da quanto verrà deciso a Palermo, se non addirittura a Roma.
