Gela. Di recente, prima che la seconda mozione di sfiducia al sindaco arrivasse in aula, se ne sono andati anche alcuni tra i fondatori, ad iniziare dall’ex segretario cittadino Emanuele Ferrara, tra gli uomini più vicini al sindaco e alla sua giunta. Agli ormai ex non è piaciuto il trasloco verso Alternativa Popolare, che sarebbe stato deciso dal sindaco, dal suo vice Simone Siciliano e dall’altro assessore riconfermato Fabrizio Morello. Con il nuovo anno, quelli che da Sviluppo Democratico, fino ad ora, non se ne sono andati, mirano a rimpolpare i numeri, al momento piuttosto scarni. Il movimento politico lanciato dai fedelissimi del primo cittadino Domenico Messinese apre una fase di tesseramento. “E’ aperta a tutti – dice il presidente Giuseppe Ventura – dal momento della nascita, a causa di una serie di eventi che si sono succeduti, dalle scadenze elettorali alle mozioni di sfiducia, il movimento non ha potuto prendere parte attivamente alle dinamiche politiche del territorio. Adesso, vogliamo rilanciare il nostro percorso”. Una decisione assunta a conclusione del direttivo riunitosi ieri. Sul fronte dei numeri, anche Ventura punta a rafforzare il gruppo. “Fino ad oggi, abbiamo avuto circa una quarantina di tesseramenti – aggiunge – ma proprio perché siamo stati impegnati sul altri fronti”.
“Proposta e non protesta”. “Ribadita la necessità di proseguire il percorso di riconquista di una identità cittadina che possa contrastare il forte senso di rassegnazione di chi da tempo si è allontanato dalla politica attiva – si legge in una nota ufficiale del movimento – e che rischia irrimediabilmente di rallentare il processo di sviluppo che ci sta portando fuori dal baratro in cui la città rischiava di cadere, abbiamo deciso di continuare con il percorso di costruzione di un senso di fiducia diffuso con alla base la proposta e non la protesta, la proposizione e non l’opposizione. All’azione portata avanti fino ad oggi è stato deliberato di dare maggiore priorità alle problematiche che i cittadini avvertono su questioni di tipo quotidiano”. Quindi, per i componenti del movimento il “baratro” si supera contrastando il “forte senso di rassegnazione” dei cittadini, con la “proposta” e senza “protesta”. La campagna di tesseramento si chiuderà a fine gennaio, poi scatterà la fase di costituzione dei nuovi organismi interni.