Una pistola nel suo appartamento, confermata la condanna ad un giovane

 
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Gela. I poliziotti, dopo un controllo nell’appartamento di famiglia, trovarono, nascosta in cucina, una pistola calibro 7,65, con matricola abrasa. Adesso, arriva la conferma della condanna da parte dei giudici della Corte d’appello di Caltanissetta. Il verdetto è stato emesso nei confronti del ventiseienne Graziano Romano. Il giovane, già giudicato colpevole del tentato omicidio di Igland Bodinaku, suo coetaneo raggiunto da diversi colpi di pistola, è stato condannato a tre anni di reclusione, lo stesso verdetto a giugno pronunciato dal collegio penale del tribunale di Gela.

I poliziotti nell’abitazione. La decisione di primo grado è stata impugnata dal difensore di Romano, l’avvocato Carmelo Brentino. La difesa ha sostenuto come non ci fossero prove certe per collegare Romano all’arma, peraltro trovata in un vano dell’immobile non a sua disposizione. Una linea, però, che non ha convinto i giudici di secondo grado, pronti a confermare la decisione del precedente grado di giudizio. Quando la pistola venne scoperta, il giovane si trovava agli arresti domiciliari. A questo punto, il verdetto verrà impugnato anche in Cassazione.

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