Gela. I vertici dell’azienda hanno deciso di tagliare, in città, almeno una decina di posti
di lavoro, su un totale di quarantacinque dipendenti.
La mobilità. Per i manager di Ecorigen, infatti, non ci sarebbero spazi di trattativa, tanto da aver già avviato la procedura di mobilità per i dipendenti che risultano in esubero. I segretari provinciali dei chimici di Femca, Filctem e Uiltec hanno però respinto la decisione e un nuovo vertice, dopo quello delle scorse ore, dovrebbe tenersi entro la prima metà del mese di gennaio. C’è tensione, infatti, dopo l’ufficializzazione della mobilità, avviata dai vertici del gruppo che, all’interno della fabbrica Eni di contrada Piana del Signore, si occupa dei processi di rigenerazione dei catalizzatori esausti.
I segretari provinciali dei chimici Gaetano Catania, Francesco Emiliani e Maurizio Castania ritengono che il taglio dei dipendenti non sia giustificato. Per il gruppo, invece, ci sarebbe un netto calo delle attività, legato anche alla fase di riconversione a green della raffineria di contrada Piana del Signore.
L’intesa, al momento, è veramente molto lontana. I sindacati chiedono che la procedura di mobilità venga ritirata e non escludono eventuali mobilitazioni.