Gela. Fino a qualche anno fa, erano tutte aziende attive nell’indotto della raffineria Eni
di contrada Piana del Signore.
Dichiarate fallite. Oggi, invece, non esistono più o, comunque, il loro destino è praticamente segnato. L’ultima, solo in ordine di tempo, ad essere stata dichiarata fallita è la società Ricoma, con un provvedimento emesso dai giudici del tribunale di Ragusa, dato che il gruppo aveva sede legale proprio nel ragusano, ma le attività principali venivano svolte in città. In estate, invece, è arrivata la dichiarazione di fallimento dell’Elettroclima snc, questa volta ad emetterla sono stati i giudici del tribunale locale. In entrambi i casi, gli ex lavoratori cercheranno di ottenere i compensi ancora dovutigli insediandosi al passivo fallimentare.
Del tutto ferme sono anche le attività di Eurocoop, attualmente in fase di liquidazione. Su tutti i beni aziendali, inoltre, peserebbe un provvedimento di sequestro emesso dai magistrati. Anche in questo, diversi ex lavoratori stanno cercando di ottenere quanto dovutogli dagli ex datori di lavoro e, per questa ragione, molti di loro hanno scelto di farsi assistere dall’avvocato Michele Castellano.
In fabbrica, invece, sono partiti da qualche mese i lavori per la riconversione a green refinery, che comunque stanno garantendo occupazione ad una parte dell’indotto.