Gela. Una fotografia dell’insegnante, modificata ad arte, e condivisa
su un gruppo whatsapp della classe. Nell’immagine, la docente era contornata da icone di peni maschili. 
La foto dell’insegnante. Della foto, però, venne a conoscenza proprio l’insegnante che segnalò tutto, denunciando quanto accaduto. Così, l’attenzione dei pm della procura minorile di Caltanissetta si è concentrata su alcuni alunni di un istituto della città, ancora tredicenni. Solo uno di loro scattò la foto, la modificò, per poi condividerla, mentre i compagni si sarebbero limitati a riceverla. La gran parte di loro, però, davanti alla foto, decise di abbandonare il gruppo. 
Adesso, i giudici del tribunale minorile nisseno hanno disposto che uno degli alunni, rimasto in quel gruppo mentre la foto veniva condivisa, venga seguito dagli assistenti sociali del Comune. In base al provvedimento, gli operatori dovranno sottoporlo ad un “progetto di sostegno”, i cui esiti verranno successivamente valutati. I giudici hanno ascoltato anche i genitori del giovanissimo, assistiti dall’avvocato Rocco Cutini. Il minore avrebbe spiegato di non essersi neanche accorto della foto condivisa dal compagno, perché privo di connessione ad internet. 
Non ci sarebbe stata alcuna volontà, come spiegato dallo stesso legale, di offendere l’insegnante. Già dopo la scoperta della foto, gli alunni vennero sospesi dall’istituto per circa due settimane. Non è da escludere, che possa essere avviato un procedimento penale contro il minore che materialmente scattò la foto, modificandola.
