Gela. Non è ancora stato aperto il dibattimento e le difese hanno già preannunciato
una serie di eccezioni preliminari.
I No Muos a processo. A processo, sono finiti centoventiquattro attivisti No Muos, che dovranno rispondere alle accuse davanti al giudice del tribunale di Gela Silvia Passanisi. Il Ministero dell’interno, per il tramite del legale Giuseppe Laspina, dell’Avvocatura dello Stato, ha confermato in aula la costituzione di parte civile. Per i pm della procura, tutti gli imputati sarebbero colpevoli di essere entrati nella base Usa di contrada Ulmo, a Niscemi, in almeno due occasioni, sia a conclusione della manifestazione contro il sistema militare dell’estate di quattro anni fa, sia il 25 aprile dell’anno successivo.
Ad alcuni degli imputati, vengono contestati anche i reati di violenza e minaccia a pubblico ufficiale. A processo, ci sono, tra gli altri, due attivisti gelesi, insieme ad esponenti No Muos di diverse aree della Sicilia. Gli imputati e i loro legali hanno sempre sostenuto che i fatti si ricollegano solo alla volontà di opporsi alla presenza militare, peraltro in un’area protetta come la Sughereta di Niscemi.
In aula, si tornerà a giugno prossimo, probabilmente per l’eventuale apertura del dibattimento. La procura è rappresentata dal sostituto Ubaldo Leo.