Gela. Nelle casse del municipio mancano i soldi dell’Ici, almeno quelli dovuti dal 2003 al 2006.
L’Ici non riscossa. Un’anomalia nell’attività di riscossione che l’amministrazione comunale, questa volta, vuol cercare di sanare, anche portando in giudizio Riscossione Sicilia, ovvero il gruppo incaricato di incassare quelle somme. Il sindaco Domenico Messinese e i suoi assessori, perlomeno quelli già nominati, hanno autorizzato la procedura che consentirà di dare mandato ad un legale, così come chiesto dai funzionari del settore tributi. Quei soldi, il Comune cercherà di farli entrare in cassa, dato che la fase attuale non è certamente caratterizzata dalle proverbiali vacche grasse, anzi.
L’anticipazione di tesoreria. La difficoltà evidente di far quadrare i conti, con tanto di tagli che arrivano sia dal governo che dalla Regione, non si chiama solo Ici. Nelle ultime ore, l’amministrazione comunale ha prorogato il servizio di tesoreria, affidato sempre ad Unicredit, ma dando mandato al dirigente Alberto Depetro di tenersi le mani libere, con la possibilità di chiedere un’eventuale anticipazione di tesoreria. 
Quindi, il sindaco e i tecnici del municipio tengono aperta l’ipotesi di chiedere soldi alla tesoreria, fino ad un massimo di quasi 14 milioni di euro, che potrebbero servire a copertura di impegni finanziari già assunti, qualora non si trovassero altre risorse da utilizzare.
