Gela. Rinunciano alla messa in prova e la difesa mira a far emergere la loro estraneità
alla sparatoria di tre anni fa a Settefarine, quando due nuclei familiari, a causa di precedenti contrasti, si fronteggiarono armi in pugno.
Gli spari a Settefarine. La decisione è stata formalizzata dal legale di due giovani, minorenni all’epoca dei fatti. Entrambi, in base alle accuse sollevate dai pm della procura minorile di Caltanissetta, erano presenti e avrebbero partecipato allo scontro. Una ricostruzione, però, che viene esclusa dalla difesa degli imputati, attualmente a processo davanti ai giudici del tribunale dei minori di Caltanissetta.
Per l’avvocato Giuseppe Simonetti, infatti, i due erano presenti ma non avrebbero avuto alcun ruolo, né avrebbero utilizzato armi da sparo. Una linea che la difesa cercherà di far emergere nel corso del giudizio, anche attraverso l’esame di alcuni testimoni. In aula, si tornerà a gennaio.
Per gli stessi fatti, sono state già emesse quattro condanne, poi ridotte in appello, nei confronti di imputati maggiorenni, per i quali è caduta l’accusa di tentato omicidio, mai contestata invece ai due minori.